Verifica attività lavorativa per
revisione assegno mantenimento
Quando si verificano cambiamenti della situazione economica dei coniugi insorti dopo la quantificazione dell’assegno di mantenimento, entrambi sono legittimati a richiedere una revisione dell’importo dell’assegno di mantenimento.
Le circostanze che più di frequente portano i coniugi a richiedere una revisione dell’assegno di mantenimento sono l’incremento o la diminuzione della capacità economica (a seguito della perdita del lavoro o al contrario a seguito di un nuovo rapporto lavorativo) e la costituzione di un nuovo nucleo familiare da parte del coniuge beneficiario.
La giurisprudenza ha considerato legittima la richiesta di riduzione dell’assegno di mantenimento a favore del coniuge beneficiario che abbia un nuovo rapporto lavorativo, oppure abbia iniziato un’attività in proprio percependo cosi un reddito. La richiesta di riduzione è considerata legittima anche in caso di lavoro “nero”.
Attraverso un investigatore privato sarà possibile andare ad accertare la reale situazione lavorativa di un soggetto al fine di poter richiedere una diminuzione dell’importo del mantenimento o addirittura la sospensione.
In alcuni casi è capitato di scoprire che la ex moglie che dichiarava di non avere un impiego in realtà si recava a lavorare in “nero” presso un negozio. L’accertamento di tale fatto ha permesso al marito di ridurre o sospendere il mantenimento concordato.
In altri casi è accaduto che il marito dichiarasse di aver perduto il lavoro al fine di poter richiedere la sospensione del mantenimento in favore della moglie, ma a seguito di apposito servizio investigativo si veniva a scoprire che l’uomo aveva iniziato un’attività autonoma, oppure continuava a lavorare presso lo stesso datore di lavoro ma senza alcuno contratto lavorativo. L’accertamento di tale situazione ha permesso alla moglie di poter resistere alla richiesta di sospensione del marito.
Al termine di ogni attività viene redatta una relazione investigativa pienamente utilizzabile in giudizio, in grado di documentare i fatti riscontrati. Il nostro personale potrà inoltre essere chiamato a testimoniare in giudizio relativamente alle attività svolte, al fine di fornire il miglior supporto possibile al cliente.
Verifica nuova convivenza per
revisione assegno di mantenimento
Quando si verificano cambiamenti della situazione economica di due coniugi a seguito di una separazione, insorti dopo la quantificazione dell’assegno di mantenimento, entrambi gli stessi sono legittimati a richiedere una revisione dell’importo da versare/ricevere.
Le circostanze che più di frequente portano a richiedere una revisione del mantenimento sono: l’incremento o la diminuzione della capacità economica (a seguito della perdita del lavoro o al contrario a seguito di un nuovo rapporto lavorativo) o la costituzione di un nuovo nucleo familiare da parte del coniuge beneficiario.
Con l’ausilio di un investigatore privato sarà possibile accertare abitudini di vita, la reale situazione abitativa e lavorativa di un soggetto al fine di poter richiedere una diminuzione o sospensione dell’importo del mantenimento.
Requisito importante da tenere presente in questo genere di accertamento è la continuità nel tempo.
Rivolgendosi ad un investigatore privato autorizzato si avrà la certezza di affidarsi ad un professionista che avendo già affrontato situazioni analoghe saprà organizzare il servizio di accertamento nella maniera più fruttuosa.
Spesso nello svolgimento di questo tipo di indagini, capita di accertare che l’ex coniuge abbia iniziato un nuovo lavoro oppure una convivenza presso la residenza del nuovo/a compagno senza darne comunicazione.
Il fatto che la nuova attività lavorativa non sia sempre regolarizzata da un contratto o che vi siano dei tentativi di depistaggio da parte dell’ex consorte
allo scopo di dimostrare una continuità abitativa presso il precedente indirizzo e di nascondere la nuova situazione (come ad esempio il recarsi di tanto in tanto presso l’abitazione assegnata per spostare tende, tapparelle o accendere le luci), rende essenziale ed indispensabile l’aiuto di un professionista.
Attraverso un servizio di investigazione continuativo sara’ possibile dimostrare i fatti, consentendo cosi al committente di poter vedere soddisfatta la richiesta di sospensione del pagamento del mantenimento nei confronti dell’ex coniuge.
Al termine di ogni attività viene redatta una relazione investigativa pienamente utilizzabile in giudizio, in grado di documentare i fatti riscontrati. Il nostro personale potrà inoltre essere chiamato a testimoniare in giudizio relativamente alle attività svolte, al fine di fornire il miglior supporto possibile al cliente.