Non bisognerebbe mai dare per scontato nulla, tantomento la persona con cui condividiamo la nostra vita, la nostra casa perché, si dice, può capitare a chiunque, anche nelle coppie più rodate, di ritrovarsi a convivere con il sospetto, con il dubbio .

Allora è sempre bene tenere gli occhi aperti, pronti a cogliere ogni eventuale indizio che possa far presagire ad un tradimento.

Di seguito proviamo a riportare alcuni consigli da poter applicare sia al maschile che al femminile, tenendo tuttavia bene a mente che spesso parlando al “femminile” le situazioni posso risultare differenti, proprio perché le mogli sono sia più raffinate nell’inventare scuse riuscendo meglio a nascondere gli indizi di una relazione extraconiugale, sia risultando essere più brave a coglierne i segnali laddove siano vittime di tradimento.

Ma quando dobbiamo iniziare ad insospettirci ? quando  iniziare a farci delle domande?

Proviamo ad analizzare alcuni punti essenziali che grazie all’esperienza vissuta durante i tanti colloqui avuti negli anni con i clienti, ho individuato come elementi costanti che nella maggior parte dei casi hanno portato alla scoperta di una relazione extra-coniugale.

Infedeltà coniugale – segnale numero 1: lo smartphone

Il primo campanello d’allarme in assoluto al giorno d’oggi è il cellulare. Ormai lo smartphone è diventato l’accentratore di tutte le comunicazioni personali e lavorative. Tra le applicazioni per chattare (solo questo tipo di messaggistica meriterebbe un’ampia dissertazione vista la quantità di servizi disponibili oltre al famoso Whatsapp) ed i vari social network, la funzione telefonica ed i messaggi SMS vecchia scuola sono passati in secondo piano. Pertanto è il rapporto con l’oggetto “telefono” che rappresenta un segnale importante: se improvvisamente il telefono del/della vostro/a partner che da sempre veniva lasciato incustodito, liberamente appoggiato su un tavolo ad esempio, con lo schermo rivolto all’insù e senza alcun tipo di protezione, inizia ad essere sempre tenuto nascosto in tasca/borsa, silenziato e sopratutto protetto da password, impronte digitali o scansioni facciali ed inizia a seguire costantemente lei/lui in ogni spostamento anche all’interno delle mura domeniche, tale situazione dovrebbe iniziare a generare qualche domanda.

Infedeltà coniugale – segnale numero 2: le abitudini

Altro segnale essenziale, quello che fino a qualche anno fa era il primo e più importate, è il cambiamento delle abitudini.

Chi tradisce ha necessità di incontrare l’altra persona. Perciò orari lavorativi che si allungano, continui contrattempi che fanno tardare il rientro a casa o insolite cene di lavoro o con vecchi amici sono elementi da tenere sotto controllo.

Infedeltà coniugale – segnale numero 3: cambi di stile

I cambiamenti anche legati all’aspetto fisico, alla cura della persona, sono un altro indizio importate da tenere in considerazione. In questa categoria rientrano dimagrimento ed acquisto di abiti nuovi, specie se di stile differente rispetto a quelli che sono abituali per la persona da osservare.

Infedeltà coniugale – segnale numero 4: atteggiamento

Abbiamo capito che tutto cambia quando si ha qualcosa da nascondere e così si potrebbero notare anche cambiamenti oltre che nello stile di vita e nel look anche nel modo di stare in casa. Assenza non solo fisica, ma anche mentale, distanza, mancanza di partecipazione alla vita familiare oppure al contrario premure eccessive o irascibilità oppure ancora il mettersi continuamente “sulla difensiva”, cercare pretesti per liti, sono tutti atteggiamenti che possono far pensare ad un sentimento di agitazione ed ansia tipica di chi ha la coscienza sporca.

Risulta tuttavia importante in caso di qualsiasi dubbio, non farsi prendere dalla fretta, ma conservare un atteggiamento calmo. La cosa più sbagliata, anche se potrebbe sembrare la più naturale,  è quella di provare a seguire da soli il/la coniuge. Non essendo del mestiere si rischia di farsi vedere e oltre alla difficoltà in cui ci si verrebbe a trovare, si rischia anche di creare problemi in caso di un’eventuale futura attività da parte di un investigatore privato autorizzato.

Perciò annotare le stranezze, capire se ricorrono in determinati giorni, tenere sott’occhio i particolari come ad esempio mancate risposte al telefono in caso di chiamate da parte di un numero particolare o frequenti collegamenti a whatsapp, vuol dire percorrere la strada giusta per mettere a fuoco elementi che potrebbero essere essenziali per lo svolgimento di un’attività investigativa professionale. Qualora infatti si valutasse di rivolgersi ad un’agenzia di investigazioni private per sottoporre la questione ad un esperto, per tutelare un proprio diritto, sarà importantissimo fornire tutti i dettagli per individuare insieme al professionista le eventuali strategie da mettere in campo.

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